Sting & Shaggy, fantastici in tour - La Riviera Romagnola si accende per il concerto all’Arena della Regina...
Alla presentazione del loro album 44/876 – nome derivante dai due prefissi di Inghilterra e Jamaica – Sting e Shaggy avevano ricevuto non poche critiche e riserve, invece il tour italiano si sta dimostrando un successo: le persone si divertono, ballano, cantano, si accalcano sotto palco mettendo a dura prova il lavoro della sicurezza. Raramente si è visto tanto entusiasmo a un concerto, ma stavolta i due big della musica riescono a suscitarlo benissimo attraverso questa proposta fuori dalle righe.
Domenica 5 agosto l’Arena della Regina di Cattolica li ha avuti ospiti nella bella cornice della riviera romagnola grazie alla produzione E-Events, richiamando una folla accaldata e vivace, piacevole da vedere mentre accoglieva l’allegria nella notte dell’estate. D’altra parte, non era molto diverso l’intento di Sting quando decise di lavorare con Mr Bombastic, spiegando le sue ragioni con candida semplicità e schiettezza: “Per me la cosa più importante nella musica è la sorpresa, e tutti sono stati sorpresi da questo disco”, aggiungendo che era stato mosso soprattutto dalla voglia di divertirsi. Niente voli pindarici né stratosferiche ambizioni, dunque, ma un artista che – ormai in grado di permettersi tutto quanto desideri – si lascia prendere dallo “sfizio” di salire su un palco per puro divertimento.
Ed è proprio questo lo spirito che ha caratterizzato il fantastico concerto di Cattolica: un mix di simpatia, originalità, leggerezza, buona musica e qualche risata. È Sting a fare la parte del protagonista, ovviamente, con una scaletta che non trascura nessuno dei suoi pezzi leggendari: Fields of gold, Every breath you take, Englishman in New York, Message in a bottle, Roxanne, Shape of my heart accompagnate da un travolgente Shaggy impegnato a coinvolgere il pubblico e da due bravissimi coristi, oltre alla band. Non sono mancati, tuttavia, anche i pezzi forti della carriera di Shaggy, tra cui Boombastic, It wasn’t me, Angel e altre, aggiungendo la cover di Get up, stand up firmata da Bob Marley. Insieme hanno invece realizzato Don’t make me wait.
Scenette semi-comiche, balli a due, performance stravaganti hanno permesso di mettere in luce da una parte tutta la frizzante energia di Shaggy, ballerino provetto e grande incitatore di folle, dall’altra la professionalità indiscutibile di Sting, il quale – senza mai calare il livello della qualità – ha, forse per la prima volta, mostrato il lato più autoironico e socievole di sé, sorprendendo i suoi fan. Non meno lodevoli i messaggi sociali veicolati durante lo spettacolo: “Lui è del Regno Unito, io sono della Jamaica, voi dell’Italia, ma siamo tutti fratelli e sorelle. Poveri e ricchi, belli e brutti, cattolici e musulmani, bianchi e neri, siamo tutti una cosa sola”.
Dunque un esperimento che, se da una parte può aver fatto storcere il naso a qualche critico poco propenso al cambiamento e alle virate reggae, dall’altra sta facendo impazzire migliaia di persone, accendendo l’estate e portando una ventata di spensieratezza, agli artisti in primis. Il programma dell’Arena della Regina di Cattolica continua con Pio e Amedeo in Tutto fa Broadway il 9 agosto ed Enrico Brignano il 21 agosto.
(c) Affaritaliani by Chiara Giacobelli